Che cos'è il caffè americano? - Click Café

Che cos’è il caffè americano?

Uno dei trend più forti del momento? Il caffè americano! Ma cos’è? Impariamo a conoscerlo e a gustarlo nel modo giusto.

Mettiamo subito in chiaro un aspetto che a volte sfugge. Americano, italiano, turco, greco, quando parliamo di caffè parliamo sempre della stessa pianta, delle stesse bellissime bacche rosse che si suddividono nelle due principali varietà che sono l’arabica e la robusta. Ciò che cambia da un caffè all’altro è il metodo di preparazione e quindi, essenzialmente, la cosiddetta estrazione del caffè. E quando diciamo metodo di preparazione facciamo riferimento ovviamente anche agli strumenti che vengono utilizzati per la preparazione del caffè. Nel caso del caffè americano, possiamo dire che si tratta sempre di una estrazione lunga e che la preparazione può essere fatta in diversi modi, di cui alcuni molto in voga di questi tempi, che vedremo nei paragrafi successivi. Possiamo aggiungere che talvolta si tende a differenziare il caffè americano dal caffè all’americana, intendendo il primo come caffè due o tre tazzine di espresso a cui viene aggiunta acqua calda ed il secondo, il caffè all’americana, quello preparato attraverso un’estrazione tipicamente americana, come descriveremo ampiamente di seguito. Questa distinzione non ha molto senso, poichè la metodologia di aggiungere acqua all’espresso è nettamente poco utilizzata.

Che caffè si usa per preparare il caffè americano? 

Bene, a dirla tutta, possiamo fare un caffè all’americana con qualsiasi miscela di caffè. Tuttavia, bisogna pur stare attenti a ciò che si beve ?
Qui è il caso di fare una piccola distinzione tra l’arabica e la robusta. Sappiamo bene che quest’ultima, certamente meno pregiata, ha delle caratteristiche fisico-chimiche che permettono la cosiddetta cremazione.

Un caffè con alta percentuale di robusta è certamente un caffè cremoso, strutturato, corposo. Di contro, la robusta non offre al palato gli stessi profumi, le stesse sensazioni olfattive che solo l’arabica è in grado di garantire. Un caffè robusto è un caffè amaro, che talvolta può avere anche difetti che arrivano ai cosiddetti sentori di rancido, panno bagnato, legno. Al contrario, l’arabica, con le dovute eccezioni visto che esistono innumerevoli qualità si di arabica che di robusta, a fronte di una minore struttura e corposità, è molto più gradevole ed offre sentori di ciliegio, nocciole, cioccolato etc.

In sintesi, per il caffè americano, dove l’esigenza della crema non c’è a differenza dell’espresso italiano, è preferibile utilizzare delle varietà di arabica, siano esse miscelate, a creare un buon blend (miscela) , siano esse monorigine, ossia provenienti da un’unica origine. A titolo di completamento, si consiglia una macinatura grossolana dei grani, per l’ottenimento di una polvere non troppo sottile.

 

L’estrazione del caffè americano e la caffeina contenuta nel caffè americano 

A differenza dell’espresso italiano, che richiede un’estrazione piuttosto delicata, poichè dovrà garantire una certa cremosità in tazza, l’estrazione del caffè americano è molto più semplice ed in realtà consiste semplicemente nel far passare lentamente l’acqua ad alta temperatura attraverso la polvere di caffè. Per farlo esistono diversi metodi e strumenti, di cui parliamo successivamente. Talvolta si pensa che il caffè all’americana sia meno “forte” dal punto di vista della caffeina, rispetto all’espresso che invece è concentrato. In realtà è vero che a parità di quantità un caffè all’americana ha meno caffeina di un espresso, ma le dosi consumate sono nettamente superiori a quelle dell’espresso, con conseguente maggiore assunzione di caffeina

 

3 modi per fare il caffè americano

1. Caffè americano preparato con macchinette automatiche

Esistono vari modi per creare un caffè americano. Quello che siamo abituati a vedere più spesso, nei film americani, è certamente quello preparato con le macchinette automatiche. In questo caso c’è poco da saper fare, basta aggiungere il caffè in grani o macinato (a seconda della macchinetta) nella parte superiore, ed attendere che venga giù il caffè, solitamente in una caraffa da 300/500 ml. Solitamente queste macchinette tengono anche il caffè in caldo dopo averlo preparato, proprio perchè l’estrazione è piuttosto abbondante e quindi il caffè potrà essere consumato in diversi momenti durante la giornata.

 

2. Caffè americano preparato con brewer

Il secondo metodo è quello, per così dire, tradizionale, ovvero la preparazione utilizzando un brewer. Il brewer non è altro che una caraffa aperta sulla parte superiore, che è predisposta per ospitare un filtro di carta a forma di cono. Si tratta proprio di un filtro per caffè americano. Il filtro viene adagiato sulla parte superiore e riempito di caffè in polvere. A questo punto, con un bollitore (in genere si utilizzano quelli con il becco lungo che fanno uscire poco acqua) si aggiunge lentamente acqua calda e si sttende che questa, passando nel caffè, possa essere filtrata e scqnda nella caraffa goccia a goccia. Più acqua si aggiunge, più l’intensità del caffè sarà leggera e la densità ed il colore del caffè si alleggeriranno. Se non si dispone di un brewer, la stessa operazione può essere fatta con un accessorio apposito che può essere adagiato direttamente su una tazza ampia, la cosiddetta mug. In questo caso, del tutto simile al precedente, il caffè andrà direttamente in tazza e quindi verrà preparata un’unica porzione. Con il brewer solitamente si prepara il caffè per tre o quattro persone. Per facilitare la preparazione del caffè americano, si può anche utilizzare dei filtri già pronti e chiusi, a mò di tisana. In questo caso basterà inserire il filtro in tazza ed aggiungere l’acqua calda attendendo per qualche minuto che l’estrazione si concluda, proprio come si fa quando si prepara una tisana o un tè.

 

3. Caffè americano preparato con caffè istantaneo

Abbiamo poi un terzo metodo, che però va detto, è un pò meno tradizionale e che consiste nell’utilizzo di caffè istantaneo. Non ci soffermeremo sui metodi di produzione del caffè istantaneo, poichè si tratta di processi piuttosto complessi che richiedono macchinari industriali nei quali il caffè viene sottoposto a fortissimi abbassamenti di temperatura, per dare vita a dei granuli che si sciolgono immediatamente a contatto con l’acqua calda. Con questo metodo, basta aggiungere qualche cucchiaino di caffè solubile in un tazza con acqua calda e mescolare fino allo scioglimento. Sebbene in Italia si creda che il caffè istantaneo non sia di buona qualità, dobbiamo assolutamente smentire questa affermazione, poichè come in tutti gli altri metodi di preparazione del caffè all’americana, ciò che conta è la qualità del caffè utilizzato e la miscela che si utilizza. E qui come sempre, è sempre il cliente a decidere quale sia più buono ?

 

Differenze tra caffè espresso e caffè americano 

E’ vero, sempre di caffè si parla. Infatti più che di caffè americano è probabilmente più corretto parlare di caffè all’americana. Le differenze tra espresso e americano sono innumerevoli ed in parte le abbiamo descritte. Probabilmente però c’è una differenza che conta più di tutte, al di là della preparazione e dei metodi, che è la diversa tipologia di consumo.
L’espresso italiano viene comunemente consumato al banco e richiede davvero pochi secondi per essere consumato, mentre il caffè all’americana, essendo molto più lungo, viene consumato con calma, sorseggiato durante il lavoro, lo studio, una chiacchierata con gli amici, solitamente seduti con calma. E’ una differenza di non poco conto nelle abitudini di consumo che ha portato allo sviluppo di un format di caffetterie completamente diverse dai nostri bar all’italiano, nelle quali sia possibile accomodarsi e trascorrere del tempo.
Anche in Italia questo tipo di pausa sta iniziando a piacere. Spuntano sempre di più nuovi locali che offrono la possibilità di fermarsi per una pausa ed è in crescita il consumo di bevande alternative rispetto al caffè espresso italiano.

Curiosità sul caffè americano che devi sapere

Il caffè, come sappiamo, ha una storia antichissima, e la derivazione del caffè preparato per il classico espresso italiano o per quello americano, è la medesima.

Vediammo alcune curiosità sul caffè americano che forse non conosci.

Solo due stati americani producono caffè

Il caffè Kona è il regalo degli Stati Uniti al mondo del caffè. Poiché tradizionalmente il caffè cresce meglio nei climi lungo l’equatore, il clima delle Hawaii è ottimale per la raccolta dei chicchi.

Anche la California è entrata di recente nel gioco del caffè con dozzine di fattorie che ora sfornano costosi sacchetti premium.

Il caffè più costoso del mondo può costare più di 600 dollari al chilo

Ebbene sì, una delle varietà più ambite deriva dalle feci di uno zibetto delle palme asiatico. La creatura simile a un gatto mangia frutta comprese le ciliegie di caffè, ma non è in grado di digerire i chicchi.

I semi producono una miscela liscia e meno acida chiamata kopi luwak, ma i mezzi di produzione hanno attirato critiche da parte degli attivisti per il benessere degli animali.

La tazza di caffè più grande mai riempita una tazza alta 9 piedi

Potremmo pensare che bere caffè americano significhi bere tazze enormi di caffè. Ma quella che potresti preparare in casa non sarà mai grande quanto quella che nel 2012 ha superato un record!

Il servizio da 3.487 galloni ha guadagnato un Guinness World Record!

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